Allora, questa è l'occasione giusta per approfondire la conoscenza della vita contadina nel passato.
Infatti il mulino serviva a macinare noci, mele, ghiande e canapa, dalle quali si ricavava una preziosa fibra utile per tessere lenzuola, asciugamani, mutande, stracci e tutto ciò che occorreva.
La cannabis sativa, nome della canapa in questione, si seminava in primavera e si tagliava ad agosto. Dopo il taglio si metteva in due pozzi, uno più freddo e uno più caldo, veniva fatta seccare separando il filo dal legno e in autunno la si portava alla macina. Filata e sbiancata, la matassa veniva poi tessuta in Valsesia.
Una struttura produttiva tipica delle comunità delle nostre montagne era il mulino per la molitura di cereali e castagne, qui è possibile vederlo ancora in funzione.
Durante la visita si attraversano gli ambienti domestici tradizionali: cucina, stanza da letto.
Inoltre si fa la conoscenza di altre attività locali quali:
La lavorazione del latte
La lavorazione del legno
La lavorazione della canapa e la tessitura
Il lavoro del calzolaio
Il torchio