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MOSTRA ”TENNIS” a Omegna
TENNIS MICHELE BAZZANA / PESCE KHETE
a cura di Alice Ginaldi
Inaugurazione domenica 25 Settembre 2011 dalle ore 12:00
dal 26 settembre al 2 ottobre 2011 solo su appuntamento – tel. +39 032361593
CARS – Cusio Artist Residency Space
via Pastrengo 13 (zona industriale dei mille)
28887 Omegna – Verbania
Ingresso libero
www.carsomegna.com
CARS presenta il suo secondo appuntamento 2011 in chiusura del progetto di residenza che ha ospitato a giugno Pesce Khete e nel mese di luglio Michele Bazzana.
I due artisti concludono l’esperienza con la mostra TENNIS integrando i propri lavori in spazi comuni. Come da tradizione sportiva, l`allestimento sarà un “doppio” in cui la complicità dei due artisti porterà ad una combinazione compiuta delle opere esposte.
TENNIS è una partita giocata contro immaginari avversari speculari, ma anche una sfida individuale contro il tempo e lo spazio. Una coppia di artisti apparentemente agli antipodi i cui ruoli, sul campo della Nuova Faro, diventeranno interscambiabili.
Michele Bazzana è una creatura da ingegno e artigianato. Produce macchine celibi con l`unico scopo di trasmettere un`idea, un pensiero. Le invenzioni di Bazzana sono apparecchiature perfettamente funzionanti che, però, perdono motivo di esistere nel momento in cui entrano in azione. Possono essere autodistruttive e fungono da terapia curativa per l`ansia da prestazione, elevando il fallimento e la frustrazione a nuovi metodi di pronta guarigione. La forma di questi macchinari è integralmente determinata dalla loro funzione e i colori “li decide il ferramenta”. Arrivato in Piemonte, Bazzana si è lasciato trasportare dalla memoria delle onde dei suoi laghi, dalla leggenda di una Bugatti ritrovata in fondo al Lago Maggiore, dalla storia delle numerose cave di pietra e dalla modificazione geologica lenta e inesorabile del suo malinconico paesaggio.
Per Pesce Khete la pittura è un gesto indispensabile e autistico. Esiste e basta, nel bene e nel male, e a prescindere dal soggetto e dal tema. Conta solo il linguaggio. L`artista “disegna” le sue pitture con una tale intensità libidica da sentirsi, talvolta, costretto ad autocensurarle. Non scabrose nel contenuto, ma caricate eroticamente nella superficie, tra le venature delle pennellate e nel loro eccesso di pigmento. Per Pesce Khete gli oilsticks sono innanzitutto oggetti carichi di umori, odori e sensazioni tattili. Dal Lago d`Orta ha assorbito altrettante influenze sia atmosferiche che di costume. I suoi pennelli hanno riposato un po` di giorni per poi scatenarsi in una sfida tra lui e la memoria artistica della pittura, con i suoi vecchi cliché e il peso smisurato della sua storia.
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