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LE STANZE SEMIOFORE Mostra a Omegna
Mostra a Omegna
LE STANZE SEMIOFORE Opere di: Fabrizio Molinario Tecnica: oli e acrilici su tela Luogo: AGLAIA ARTS AND CRAFTS via Manfredi 11 Omegna Periodo: 2- 23 marzo 2013 Inaugurazione: sabato 2 marzo ore 17 Apertura: da giovedì a sabato dalle 16.30 alle 19.30 Informazioni: 0323 62836- 349 3568546 – mail: laboratorigranerolo@lagodorta.net Fabrizio Molinario è nato a Novara il 04.03.1968. Coltiva la passione per la pittura da almeno 10 anni , ma soltanto nel 2003 decide di far vedere al pubblico i suoi lavori, partecipando a mostre personali e collettive con artisti emergenti in ambito internazionale. I soggetti e le tecniche utilizzate lo inseriscono a pieno titolo tra gli esponenti della corrente artistica chiamata “Art Brut”
E’ presente nelle seguenti gallerie: “IL MELONE ARTE CONTEMPORANEA” Rovigo; “L’ACANTO” Milano; “EMMA INFANTE”Torino; “ORIZZONTI ARTE” Ostuni ; ”UFOFABRIK” Moena (TN); “ADSUM ARTE CONTEMPORANEA” Terlizzi (BA); “PAPILLON GALLERY” Varna (Bulgaria); “MASSELLA” Verona.
…..Una costruzione didascalica di ambienti, composti di oggetti riprodotti con genuinità, grossolani: portano un messaggio morale attraverso il linguaggio visivo, e l` uomo ne è al tempo stesso vittima e carnefice, abile a realizzarsi....ma che si rende poi schiavo del suo ego , che ci mettono in pochi secondi di fronte alla vita: il titolo non si limita ad accompagnare l` opera, permette l` epifania del vero messaggio. Non sono mai polemiche rumorose, sono semmai sottili, ciniche, amare ed ironiche constatazioni.“MASTER CHEF” è stanco di cucinare in tv a tutte le ore e su tutti i canali..., ”RIUNIONE DI FAMIGLIA” denuncia un silenzio che indaga sull` assenso o dissenso delle relazioni extraconiugali… (da un testo critico di Monica Di Paola)
ART BRUT Il concetto di Art brut (in italiano, letteralmente, Arte grezza) è stato inventato nel 1945 dal pittore francese Jean Dubuffet per indicare le produzioni artistiche realizzate da non professionisti che operano al di fuori delle norme estetiche convenzionali.
Brut significa grezzo in opposizione a “culturale”, ma anche puro, autentico, incontaminato. Art Brut nasce da una imperiosa necessità interiore la cui parola chiave è Intensità. Art Brut amplia la nostra comprensione di quanto il gesto creativo, sia negli artisti di professione che negli autori spontanei e fuori dalle norme, attinga a una necessità psichica che è propria della vita mentale umana.
“L`Art Brut designa opere realizzate da persone indenni da cultura artistica, nelle quali il mimetismo, contrariamente a ciò che avviene negli intellettuali, abbia poca o nessuna parte, in modo che i loro autori traggono tutto (argomenti, scelta dei materiali, tecnica, ritmo, modi di scrittura etc.) dal loro profondo e non da stereotipi dell`arte classica o dell`arte di moda […] Questi lavori creati dalla solitudine e da impulsi creativi puri e autentici – dove le preoccupazioni della concorrenza, l`acclamazione e la promozione sociale non interferiscono – sono , proprio a causa di questo, più preziosi delle produzioni dei professionisti.” Jean Dubuffet
“Fuori dalla cultura artistica ufficiale o sperimentale, esiste una produzione indipendente dove si manifesta spontaneamente uno spirito creatore, che non segue modelli, ignora le tecniche, né si propone una finalità esterna alla propria necessità espressiva, ma inventa da sé le proprie regole e il proprio vocabolario. L`artista brut è un marginale e un autodidatta, la cui opera si caratterizza per l`impegno totalizzante e per la sua inventività ribelle, diversificandosi perciò sia dalla decoratività inoffensiva dell`arte naïve che dalla pittura dei dilettanti, tesa invece a imitare linguaggi e tecniche convenzionali.” Bianca Tosatti
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