La Chiesa di S. Stefano è veramente minuscola con un avamportico poco più alto di un uomo; all`interno ospita due cappelle, la cappella della Mater Dolorosa e quella di S. Luca. In particolare quest`ultima presenta decorazioni realizzate da Giorgio Bonola (1657-1700) originario del luogo, Giacomo Parravicino, detto il Gianolo (1660-1729), pittore valtellinese e da Pietro Romagnolo di Lugano.
Nella cupola della cappella è raffigurata l`Ascensione di Cristo, mentre a destra si trovano alcuni personaggi del vecchio testamento: Mosè con le tavole della Legge e il re Davide con l`arpa.

Dal retro della Chiesa di S. Stefano si diparte una strada campestre che, inoltrandosi tra i boschi di castagni, si congiunge all`antica strada della Prisciola raggiungendo dopo 1,6 km la frazione di Legro.