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Granerolo: La chiesa di S. Giulio
 

Nell`archivio parrocchiale non si trovano documenti risalenti a prima dell`erezione a Parrocchia di Granerolo. Per cui non si hanno dati della prima costruzione dell`attuale chiesa. Ma si può presumere che il primo Oratorio risalga verso il 1200. Anticamente la Chiesa di Granerolo, detta Oratorio di S. Giulio era una piccola cappella. Col passare degli anni essa venne di volta in volta ingrandita e modificata, fino a raggiungere l`attuale struttura.

Dall`osservazione di tutta l`architettura e soprattutto delle mura perimetrali è facile rendersi conto delle modifiche avvenute. Nella sua visita pastorale fatta il 27 agosto 1696 il Vescovo di Novara Mons. Battista Visconti autorizzò la costruzione della parte della chiesa dove ora si trova l`altare della Madonna del Rosario. Nell`anno 1697 tutti i parrocchiani, di comune accordo decisero di alzare il campanile, allora a livello della chiesa, e con una sola campana. L`opera fu ultimata dopo mesi di intenso lavoro. Nell`anno 1768 venne costruita l`attuale sacrestia e finita la parte dove si trova l`altare della Madonna del Rosario. Nel 1804 vennero installate altre due campane. Nel 1807 dalla ditta Crolla di Novara fu installato anche l`orologio. Nell`anno 1877, ad opera della ditta Pasquale Mazzola di Valduggia, fu rifusa la vecchia campana e ne furono aggiunte altre due, per un totale complessivo di cinque campane. Le cinque campane hanno tutte un nome; S. Giulio, Santa Maria; S. Giuseppe; S. Eustachio; e S. Agostino. L`attuale cupola del campanile venne costruita nell`anno 1890 dalla Ditta Geom. Franzosi di Omegna. Nel 1892 venne deciso l`allargamento della chiesa, costruendo la seconda navata, dove si trova ora il confessionale. Ultima e rilevante opera fu la costruzione dell`attuale portico. Il granito, estratto in enormi blocchi da una cava in regione Stalle, fu faticosamente trascinato dalla cava fino al piazzale della chiesa, dove gli abili scalpellini di Granerolo pazientemente provvidero a ridurre i grossi massi alle giuste misure. Infine la messa in posa di tutto il complesso, che destò e desta tuttora l`ammirazione di quanti hanno avuto ed hanno la fortuna di visitare la chiesa di Granerolo. Una volta completata nella sua struttura architettonica, si sentì l`esigenza di abbellire la chiesa parrocchiale decorandone la volta e l`abside. La decisione fu presa in occasione dell`Anno Santo del 1925 dall`allora parroco Don Guido Gallina. Egli ne affidò l`incarico a Giovanni Botti, pittore della Valle Anzasca, in quell`epoca già molto noto e stimato come decoratore e affreschista per aver eseguito importanti opere non solo nel novarese, ma anche fuori provincia.
Sulla volta della seconda navata si può notare la decorazione che ricorda la data dell`intera opera: un bellissimo stemma pontificio con ai quattro lati la scritta: MCMXXV ANNI MAGNI JUBILEI - 1925 ANNO DEL GRANDE GIUBILEO.


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