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Crusinallo: Chiesa di San Gaudenzio
 

CHIESA PARROCCHIALE DI SAN GAUDENZIO

La chiesa è di fondamenta romaniche, anche la parte inferiore del campanile.
La Chiesa, secondo la leggenda, sarebbe costruita sul luogo dove san Giulio issò una croce nell`alto della collinetta, ma la pseudoetimologia di Crusinallo da Crux in altum era già derisa dagli storici ottocenteschi. La parte centrale della chiesa e la parte bassa del campanile fino alle bifore dimostrano le origini romaniche dell`edificio. Quest`ultimo fu poi ampliato con una navata, forse nel 1500. Nel 1580 fu elevata a Parrocchiale, staccandosi dalla pieve originaria di Omegna. Del 1567 è il Polittico di Filippo Cavallazzi, dove sono rappresentati alcuni santi locali, di cui al centro, nell`ordine inferiore, campeggia S. Gaudenzio sulla Cattedra Vescovile e, nell`ordine superiore, la Madonna col Bambino. Ai due lati si trova un`immagine dei santi patroni delle parrocchie limitrofe per ogni ordine, San Giorgio e il drago (Casale Corte Cerro) e Sant`Ambrogio (Omegna). La cimasa rappresenta Dio Padre e, ai lati l`angelo Gabriele e la Beata Vergine Maria. L`altare in marmo del Seicento è policromo, nello stile di quelli della zona, riconoscibili dal Ciborio sopra il Tabernacolo. Di notevole importanza, all`interno della Chiesa, il Battistero in legno (1612) e la Cappella della Madonna del Rosario, decorata con varie sculture del Barocco Rococò. Gli altri altari, molto semplici, sono dedicati alla S. Famiglia (ora è occupato dalla statua di S. Giuseppe del 1896, proveniente da una chiesetta pericolante) e a S. Gaudenzio (con la statua del Cristo morto al di sotto dell`altare). Un`altra suppellettile imponente è il grosso armadio della sagrestia (1775). L`interno della Chiesa è stato oggetto di imponenti lavori di restauro nel 1972, durante i quali sono state riportate alla luce le antiche pareti e le colonne romaniche della navata centrale. Il campanile è formato da due parti: i primi tre piani sono la parte romanica di esso, la più antica. La parte superiore del Cinquecento - Seicento, è formata dal piano dell`orologio e dal piano delle campane. Queste ultime sono 5, formano un concerto in sol bemolle e, loro particolarità, sono ancora suonate a mano, come una volta.


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