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San Maurizio d`Opaglio: La fontana di San Giulio
Un`antica sorgente, luogo di preghiera secolare
L`Oratorio della Fontana di S. Giulio
Secondo la leggenda, qui si fermò San Giulio a rinfrescarsi e a consigliarsi con il Signore su come raggiungere l’isola e costruirvi la sua centesima ed ultima chiesa. Al santo stesso è attribuita la costruzione di una cappella presso la fonte, ma di essa non è rimasta alcuna traccia. L`analisi della leggenda permette di ipotizzare che la sorgente fosse luogo di culto precristiano, esorcizzato e riconsacrato dal Santo evangelizzatore.
L’oratorio attuale, dedicato ai SS. Filippo e Giacomo, fu costruito nel 1573, dopo una visita pastorale di San Carlo Borromeo alla fonte. Al momento della costruzione del portico, si lasciò un’apertura nel pavimento non solo per mostrare la sorgente ma anche per indicare i massi su cui, secondo la leggenda, San Giulio avrebbe lasciato la sua impronta. Attualmente sono visibili due enigmatici segni incisi ed una croce. Ampliamenti successivi vennero effettuati nel 1665 e nel 1702.
L’intero ciclo di affreschi raffiguranti i vari santi è andato perduto con il crollo del tetto, avvenuto alla fine degli anni Settanta. Oggi, dopo il restauro, si conserva un affresco sull`altare con la Vergine in trono e con il Bambino ed i Santi Filippo e Giacomo, cui è dedicato l’oratorio. Su di una piccola edicola vicino alla chiesa era raffigurata la fuga in Egitto. L`affresco è stato integralmente, e discutibilmente, rifatto da un pittore moderno.
La festa annuale si teneva la prima domenica di maggio (oggi la seconda di luglio), ma durante tutto l’anno, soprattutto nei periodi di siccità, alla fonte si recavano i pellegrini per pregare ed attingere l’acqua da spargere sui terreni per invocare la pioggia e scacciare i parassiti dai campi.
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