Benvenuti all'Ecomuseo del
Lago d'Orta e Mottarone >>
AGENDA
notizie dal territorio
  ECO NEWS
notizie dall'Ecomuseo
 
CERCA  

Torna a >Storia e Tradizioni

Il costume tradizionale di Quarna
 

RICORDANDO LE DONNE IN COSTUME


Il costume ieri e oggi

Avete mai visto per le strade
donne col costume del passato?
Esso veniva molto usato,
anche se ingombrante e complicato
da indossare per lavorare.
Oggi non viene più usato
ma durante alcune feste ricordato.
Il costume è ormai lasciato
e fra le donne c’è chi si vergogna se viene indossato.
Per fortuna ora del passato
le tradizioni vengono rivalorizzate con emozioni;
tra queste c’è il costume,
che dai gruppi folcloristici è presentato
e durante le loro esibizioni attira diverse attenzioni.

Valentina B.


Il costume oggi

Nella Valle il costume è usato ancora nelle feste
senza le ceste.
A Quarna il costume più non è usato
ma nelle feste è ricordato.
In casa, nella Valle, questo si indossa
e con esso si fa ogni mossa.
A Quarna in alcuni importanti giorni festivi
il costume viene usato dai bambini giulivi.
I gruppi folcloristici ora
la tradizione ricordano ancora.
Si accompagnano con i canti
che allegria portano in tutti quanti.
Tra pizzi e fazzoletti
ecco a voi i loro balletti.

Lisa C.

Il costume nella vita quotidiana

Donne con mucarol in testa
partivano dalle vie di Quarna,
si fermavano negli alpeggi a far festa,
mentre gli animali pascolavano nel prato.
Col vestito ingombrante
facevano di tutto
anche i lavori più pesanti.
Portavano il fieno
nel gerlo tutto pieno.
Portavano anche legna
e si muovevano con buona lena.
Lavoravano i campi
per ottenere prodotti vari
e con il buas-ch in capo
percorrevano il tragitto per il mercato.
La stalla, l’aia e i prati
erano i loro ambienti più frequentati.

Ilaria G.


La vita delle quarnelle

Le quarnelle
belle belle hanno un particolare
i capelli un po’ schiacciati
poichè in testa portano i cesti.
Hanno due vestiti:
uno brutto per il lavoro
uno bello per la festa,
e arricchito con puro pizzo
e seta colorata
di nero e verde ricamata.
Viaggian sempre camminando
con un andamento ondeggiante.

Loris M.

Il vestito del matrimonio

Il vestito damascato
dava vivacità e sembrava decorato.
La camicia bianca era ornata di pizzo e ricami
molto pregiati;
il curpitin quadrato era colorato
e con lo scunsal abbinato;
il corto velo bianco
sostituiva il fazzoletto copricapo;
e se inverno era
il gipon al caldo teneva.
Portavano le scarpe con il tacco a rocchetto,
al centro molto stretto.
I capelli erano pettinati
e sapientemente intrecciati.
Nonostante la parsimonia il vestito particolare
faceva del matrimonio un’occasione speciale.

Federica C.


La storia del costume

Dei costumi nacquero nei paesi montani,
divennero i vestiti quotidiani,
essi erano con orgoglio indossati.
Per sposarsi venivano filati
con colori chiari e pizzi ricamati.
Ma il tempo fu tiranno,
il costume deriso venne,
e chi lo indossava umiliato tutto l’anno.
Oggi viene nuovamente acclamato e rispettato,
e con stupore osservato,
perché dalla cultura è apprezzato.
Il costume solo dalle donne è stato per tanto portato,
gli uomini invece,
per lavoro il paese lasciato,
l’hanno subito abbandonato.

Angelica C.


Viaggiando in costume

Le donne scendevano da Quarna,
per andare ai piedi della montagna;
ricercavano foraggio
sotto il tremendo freddo senza raggio.
Quando ritornavano per strada
dai bambini erano canzonate
per il vestito particolare che le vedeva umiliate.
Esse lanciavano le caramelline
per togliersi di torno i monellini.
Arrivate erano tutte stanche
e così si sedevano sulle panche.
Poi andavano nella stalla col foraggio,
lungo la strada ripida e faticosa, trasportato;
esso veniva poi mangiato
dal bestiame affamato.

Camilla Q.


Le donne strattonate

Le donne di Quarna
alle pendici del Mottarone
prendevano il foraggio
prima di maggio.
Tornando a casa
venivano strattonate da bambini
che il cesto di foraggio pieno
volevano far cadere.
Loro si armavano di bumbunit
per allontanare i matalit.
Tornate a casa erano contente
perché era terminata una giornata
soddisfacente.

Davide D.


Classi III - IV - V
Scuola elementare di Quarna

I testi sono tratti da “Adesso ti racconto di un lago”


Versione stampabile

allegati:
     > HOME PAGE
     > L'ECOMUSEO
     > IL TERRITORIO
     > DOVE SIAMO
     > CONTATTI
     > LINK

Iscriviti alla Mailinglist

Inserisci il tuo indirizzo email
 
       | CHI SIAMO
       | Trasparenza
       | Amici dell`ecomuseo
       | Amici d`Oro
       | CONTRATTO DI LAGO
       | LAGO D`ORTA
       | Musei Aperti
       | Paesi del lago
       | Luoghi della fede
       | Edifici civili
       | Orta reloaded
       | ITINERARI
       | Giro Lago
       | Autori del lago d`Orta
       | SCUOLE
       | Percorsi di scoperta
       | Progetti didattici
       | DOCUMENTAZIONE
       | Dialetto
       | Pubblicazioni
       | Storia e Tradizioni
       | PIEMONTE ECOMUSEI
       | ECOMUSEO E GIOVANI
       | Concorsi
       | ASSOCIAZIONI
       | TURISMO
       | ENOGASTRONOMIA
       | Progetti

 

Per informazioni telefonare (0323.89622) o inviare un fax (0323.888621)
all' Ecomuseo (orari: 9,00 - 13.00 / 14,00 - 17,00 dal lunedí al venerdí)
info: ecomuseo@lagodorta.net PEC: ecomuseo@lwcert.it
P.IVA 01741310039 - C.F. 93016190030
2006© LakeWeb s.r.l.