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Torre di Buccione
Un castrum duecentesco simbolo dell`indipendenza della Riviera d`Orta.
La Torre di Buccione, Orta S. Giulio
La torre costituisce la parte emergente, e la meglio conservata, di un vero e proprio castello, citato come tale nelle fonti. Costruito verso la fine del XII secolo, il castrum divenne, a partire dalla prima metà del Duecento, l`emblema della libertà e della fierezza del piccolo feudo indipendente conosciuto come Università della Riviera di S. Giulio. Gli statuti di questa piccola repubblica guelfa, retta dal Vescovo di Novara, lasciavano ampia autonomia agli abitanti, ma imponevano anche degli obblighi. Tra questi uno dei più sentiti era quello di radunarsi in armi al suono della campana della torre (ora conservata a villa Bossi di Orta) per contrastare eventuali invasori.
L`impianto originario dell`edificio non prevedeva però né la presenza di una campana né tantomeno del tetto, aggiunto nel XIV o XV secolo. È invece probabile che nel recinto superiore del castello esistessero edifici lignei di servizio addossati alla cortina muraria. Ugualmente probabile è la presenza di bertesche lignee sulla torre, con la funzione di consentire una migliore difesa. La torre del resto poteva essere completamente isolata dal complesso grazie al fatto di avere la porta di accesso collocata a sei metri di altezza. L`accesso era possibile grazie a una scala mobile, che poteva essere ritirata nel caso si gli attaccanti fossero riusciti a superare la cortina muraria.
Questa, originariamente munita di spalti, feritoie e camminamento di ronda, chiudeva due cortili interni, di altezza differente, a cui si accedeva solamente attraverso un`ampia piazza muragliata che ancora alla fine del XVII secolo poteva contenere seicento uomini schierati.
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