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Cesara
Posta a ridosso delle pendici del monte Pizzo, le origini di questo piccolo paese cusiano, che è parte della Riviera di Orta, sono da attribuirsi a un villaggio di antico insediamento, le cui prime tracce documentarie risalgono al 1204.
Scrive Goffredo Casalis nel suo Dizionario geografico redatto nel 1833: Non possiamo dir nulla che confermi un`antica tradizione di questo villaggio, secondo la quale vi sarebbe accampato Giulio Cesare; ma dobbiamo osservare che la valle di Cesara, della lunghezza di sei miglia, comunicante con Omegna e con la strada che mette in Valsesia, dovette parere opportunissima al passaggio di eserciti, tanto più ch`essa trovasi tutta in perfetta pianura.
Da vedere la parrocchiale di San Clemente, che domina l`abitato da una posizione sopraelevata. Vi si conservano alcune tracce della sua origine romanica, fra cui il campanile cuspidato aperto da monofore, bifore e trifore. Fu rimaneggiata nel corso del `500 e `600, epoca a cui risale l`aggiunta del porticato di foggia tardo rinascimentale, mentre la via Cricis che la circonda appartiene al secolo successivo. All`interno, da visitare il pulpito barocco e alcuni dipinti del `500.
Presso il cimitero, all`interno della Chiesa di San Lorenzo, antica e ad aula unica, si conservano aggreschi risalenti al XV secolo. Particolare anche la frazione di Legro, che conserva i ricordi storici dell`emigrazione verso la Spagna nel `500-`700, nelle case dal sentore e dalle fattezze spagnoleggianti, edificate da coloro che tornarono a Egro.
Infine la chiesa di Sant`Isidoro in Cesara, che viene aperta secondo la tradizione solo per celebrare la ricorrenza del santo a cui è intitolata, e in caso di eccezzionalie siccità. I fedeli di Cesara vi si raccolgono, innalzando preghiere comunitarie in propiziazione della pioggia.
Informazioni tratte dalla Guida Turistica del Verbano Cusio Ossola edita nel 2006 dalla Provincia di Verbania.
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